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Metropoli-Tana

VIA SALONA (SVEGNA IN TLA’ MURAIA)

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VIA SALONA (Svegna in tla' muraia)

Hai presente il concentrato di pomodoro?
E’ la polpa del frutto rosso lavorata sino a toglierne completamente la parte acquosa. Così facendo, rimane densa, di un colore rosso luciferino e ricca di sapore. Insomma, una piccola strizzata al tubetto ti cambia il piatto, dà carattere e sapore alla pietanza.
Ecco il Romagnolo, è come il concentrato di pomodoro. E’ talmente potente e colorito che con quattro parole messe in fila ci racconti  una fetta di giornata, o una vita intera.
SVEGNA IN TLA’ MURAIA ( “Sbatti contro il muro”).
Gli Indigeni ravennati lo sanno, ma per la parte di mondo restante è necessario indicare che la scritta originaria, campeggiava su una recinzione in muratura in Via Salona. Era una strada strategica un tempo e la potevi percorrere se dai salotti del centro dovevi raggiungere il proletariato industriale. Costeggiando la Darsena e proseguendo verso nord, si voltava leggermente a destra per via Antico Squero. Tutto dritto e poi improvvisamente lei. Ma proprio improvvisamente. 
Curva a gomito a sinistra con muro frontale ad obbligarti lo sterzo. 
Signore e Signori : Via Salona!
Applausi.
Non c’è carrozzeria in quegli anni che non abbia curato i musi ammaccati degli automobilisti svenuti contro questa muraglia. 
Svengna in Tla’ muraia era un po’ come dire :”occhio che ti fai male”.
Oggi la curva è stata addolcita, ciononostante credo di essere rimasto l’unico che sbanda e continua a sbatterci dentro a quel gomito. Via Salona per me ha un significato molto personale. Ci passo tutte le sere, finito il lavoro. E’ la strada che mi porta a casa. E’ il mio traghetto in Darsena.
Quando sono lì, posso finalmente allentare la cravatta e schiantare la mia giornata,  liberarmi da ogni pensiero ed essere più leggero e integro. In Tla’ Muraia ho visto passare le mie stagioni. Mi ci sto guardando invecchiare. Ancora oggi ricordo assieme alla mia famiglia, lo stupore dei miei bambini  ogni volta che si girava di lì. Sgranavano gli occhi sul graffito di Ericailcane, messo lassù  ad ammorbidire i profili duri dell’ ex  mangimificio Martini.
Sono trascorsi 15 anni e pure i topolini e il drago ivi raffigurati hanno qualche ruga in più.
Il tempo mi sta scivolando dalle mani, scorre da Via Salona sino al canale. L’acqua richiama acqua. Si ricompone. Così faccio io, dopo ogni impatto.
Via Salona 4, Svegna in tla’ muraia.
Un concentrato di vita, la mia.
Quello che se ti macchi di sugo la maglietta, non va più via.
La tieni così, non si cambia.
 
 
 

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