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Metropoli-Tana

ABESTO

L’insita convinzione di consistere in carne priva di scadenza, il rimandare al domani più prossimo riflessioni necrofore. Vestirsi di abesto per non bruciare, resistendo all’amore, una strega sul rogo. I miei affetti sono chicchi di grano stivati in cisterne giganti. Mai germinati, castrati dal tempo. Quanto potrei bruciare ? Sarei una stella caduta fra le tue braccia. Posso fidarmi ciecamente di te e della tua ottima presa. Sono io che se inciampo, non mi prendo sul serio. L’insicurezza è una fibra sottile. Se inalata si ficca silente in mezzo al costato. Toglie il respiro. Ritorno all’ombra dei giganti a scavare tra i fossili di grano. Quanto amianto quando ami(T)anto.

Copyright 2020 - Luca Giuliani